Per mantenere i propri denti sempre in perfetto stato occorre effettuare periodicamente delle visite di controllo presso uno studio dentistico. Solo attraverso questo controllo è possibile verificare lo stato di salute dei denti in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di carie o altre problematiche riscontrabili durante la seduta.

Per quanto riguarda il colore dei denti, è possibile sottoporsi alla procedura di sbiancamento dentale, tenendo tuttavia presente che il colore naturale dei denti non è il bianco perfetto: proprio come il colore della pelle, dei capelli e degli occhi, anche il colore dei denti è diverso da persona a persona e dipende da fattori genetici. I denti sono costituiti da smalto, dentina (o osso dei denti) e polpa: lo smalto che li ricopre è un tessuto cristallino compatto translucente, ovvero un tessuto che, quando viene attraversato dalla luce, mostra in trasparenza la dentina sottostante. Essendo quest’ultima un tessuto minerale opaco meno compatto, dal colore tendente al giallo e dallo spessore variabile, il colore finale dei denti può tendere a una colorazione tra il bianco sporco, il giallo e il marrone. Ad esempio, i canini sono naturalmente un po’ più gialli del resto della dentatura, proprio a causa di uno strato di dentina più spesso. Pertanto, quando decidete di sottoporvi allo sbiancamento dentale, fate in modo di avere aspettative realistiche circa il risultato finale e tenete presente che solo i denti dei bambini si avvicinano al bianco ideale da spot pubblicitario, essendo caratterizzati da uno smalto più gessoso.

Ricordate che le cosiddette macchie estrinseche, ovvero quelle che si formano sulla superficie dello smalto a causa di tartaro, caffè, tabacco, vino rosso eccetera, possono essere facilmente rimosse tramite le quotidiane pratiche di pulizia dentale con spazzolino, colluttorio e filo interdentale; le macchie intrinseche, di più complessa rimozione, sono invece quelle che interessano gli strati più profondi dello smalto: generalmente provocate durante il periodo di formazione della dentatura dall’assunzione di antibiotici con tetracicline, da un eccesso di fluoro (fluorosi), dalla presenza eccessiva di bilirubina oppure da anomalie congenite nella formazione di smalto e dentina (amelogenesi o dentinogenesi imperfetta), esse possono essere rimosse dal dentista tramite sbiancamento chimico (bleaching) oppure, nei casi più gravi, con l’applicazione di faccette in porcellana.

Fondamentale per una buona estetica dentale è una corretta igiene quotidiana: è necessario spazzolare i denti con cura e in maniera non aggressiva fin dall’età infantile nel modo insegnato dal dentista di fiducia, ricordandosi di passare sempre il filo interdentale e di fissare controlli periodici dal dentista. Ricordate inoltre che l’efficacia dello sbiancamento dentale è largamente influenzata dalle abitudini alimentari e igieniche: l’abuso di tabacco, un’igiene orale errata o insufficiente, la consumazione di alimenti contenenti coloranti come caffè, tè e bevande colorate possono limitare nel tempo l’efficacia dello sbiancamento dentale. Se necessario è comunque possibile effettuare ,con una spesa contenuta, un “richiamo” dello sbiancamento per restituire luminosità al vostro sorriso.

Esse sono limitate e poco frequenti, tuttavia tale trattamento può essere controindicato in caso di erosione, sensibilità o infiammazione dei colletti dentali; irritazione delle gengive e dei tessuti; presenza di protesi e restauri, che non vengono sbiancati dal trattamento. In caso di colletti dentali scoperti, sensibilità dentinale o ipersensibilità dentale è necessario consultare il dentista prima di decidere se sottoporsi o meno a sbiancamento dentale. Lo sbiancamento dentale professionale è controindicato in caso di gravidanza, allattamento, nei pazienti di età inferiore ai 12 anni e in caso di allergia ai perossidi o ad altri agenti chimici impiegato.

E’ possibile correggere la forma dei denti con l’apposizione di piccole quantità di composito o mediante l’apposizione di sottili faccette in ceramica o, se il difetto è più pronunciato, mediante corone protesiche.

L’estetica dentale in effetti riguarda anche le gengive, fondamentali per un sorriso perfetto. A volte si sottovaluta l’importanza di avere delle gengive sane non solo per la salute della bocca ma anche per la sua estetica: solo la gengiva sana infatti ha la compattezza ed il colorito rosa tenue che danno a tutto il sorriso luminosità e freschezza. Per questo è importante intervenire sul parodonto con le cure adeguate.

Consiglio sempre di fare il primo controllo molto presto, generalmente intorno ai tre anni, ma a volte anche prima. Tre anni può sembrare troppo presto per una visita odontoiatrica, ma non è così. A questa età ci sono solo denti da latte, ma la loro cura e conservazione è fondamentale per uno sviluppo armonioso e sano della dentatura permanente. Trascurare una carie non dà scampo al dentino da latte, mentre è importante curarlo, soprattutto se si tratta di un "molaretto" deciduo che dovrà resistere fino ai 10/11 anni. E’ questa l’età in cui si possono individuare e correggere delle abitudini viziate (succhiamento del dito, ciuccio, onicofagia, abitudini alimentari scorrette). Queste potrebbero compromettere la salute dei denti, o addirittura provocare o aggravare delle mal occlusioni, causa a loro volta di alterazioni della postura.

E’ importante inoltre affidarsi alle cure di un “dentista pediatra”, che saprà come trattare i piccoli pazienti, sia dal punto di vista relazionale, sia dal punto di vista professionale. I denti decidui, così come i denti permanenti appena spuntati, hanno infatti delle peculiarità anatomiche che richiedono delle cure specifiche, che i pedodontisti conoscono. I benefici di un rapporto sereno con il dentista in età pediatrica, dureranno per tutta la vita ed impediranno l’istaurarsi della sindrome odontofobica. E’ con pazienza e con un approccio graduale che prepariamo l’instaurazione di un buon futuro rapporto.

Quando l’ affollamento o il disallineamento è particolarmente accentuato l’estetica dentale si avvale dell’ortodonzia: Quando la situazione lo permette si può possono utilizzare mascherine trasparenti (invisalign) che, essendo invisibili permettono di risolvere un il vostro problema con un apparecchio pratico e confortevole.

Invisalign è una tecnica ortodontica che rientra nel settore dei trattamenti di estetica dentale: grazie all'applicazione di mascherine trasparenti che risultano pressoché invisibili, Invisalign permette di raddrizzare i denti non allineati in modo sicuro, efficace e non fastidioso dal punto di vista pratico ed estetico. Invisalign è una tecnica che consente ai pazienti di riacquistare un sorriso regolare senza alcun imbarazzo e senza alcun fastidio.

La metodologia Invisalign può naturalmente essere applicata con intenti diversi e per correggere altre problematiche in età adulta oppure durante la crescita. In entrambi i casi, il principale vantaggio del trattamento con Invisalign risiede nella capacità delle mascherine di adattarsi perfettamente alla bocca del paziente senza causare disagi funzionali o estetici. Ciò è importante sia per i ragazzi in fase di crescita, particolarmente sensibili alle tematiche dell'apparire e alle relazioni sociali, sia per gli adulti, che possono continuare a condurre una normale vita professionale e relazionale, beneficiando dei vantaggi apportati dalla correzione ortodontica.

Se i vostri ragazzi rifiutano di indossare il tradizionale apparecchio ortodontico per ragioni estetiche, o se siete voi adulti i primi ad avere bisogno di intervenire per riallineare i vostri denti ma siete frenati dai fastidi degli apparecchi ortodontici tradizionali, Invisalign è la soluzione ideale: oltre ad essere trasparenti e leggere, le mascherine sono anche rimovibili, perciò possono essere tolte per mangiare, bere e per la pulizia dei denti. Inoltre, Invisalign non provoca irritazioni del cavo orale, problemi di pronuncia o limitazioni alle normali attività quotidiane o sportive.

Disciplina finalizzata alla sostituzione degli elementi dentali mancanti per qualsivoglia ragione con altrettante radici sintetiche, L’implantologia consente di posizionare impianti protesici fissi all’interno della bocca tramite viti (fixture) in titanio, senza intaccare i denti sani. Le viti di sostegno in titanio di varia forma e superficie utilizzate dall’implantologia possono essere ancorate nell'osso mandibolare o nell’osso mascellare per sostenere denti singoli o gruppi di denti, ma possono anche fungere da supporto per l’inserimento di una protesi completa, fissa o mobile.

L’implantologia utilizza prevalentemente impianti in titanio (puro o in lega), materiale biocompatibile che è in grado di generare un processo detto di osteointegrazione, ovvero una vera e propria fusione tra l’impianto e l’osso. Il processo di osteointegrazione avviene in un periodo di tempo mediamente compreso fra i 4 e i 6 mesi, anche se nei casi più favorevoli si può evitare di attendere la conclusione di tale processo, applicando i denti sostitutivi in contemporanea al posizionamento dell’impianto (o comunque entro le 24 ore successive): in questi casi si parla di implantologia a carico immediato.

L’implantologia non presenta particolari controindicazioni: è consigliata a tutti coloro che desiderano risolvere un problema dentale grave, riacquistando in modo rapido e definitivo un’estetica ottimale e una funzionalità efficace. I principali limiti alle applicazioni di impianti dentali sono rappresentati dalla quantità di osso disponibile (limite che tuttavia può essere superato grazie alla chirurgia dentale) e da condizioni di salute croniche e/o precarie. Per sapere se gli impianti dentali sono una soluzione perseguibile nel vostro caso, la soluzione migliore è rivolgersi al vostro dentista di fiducia, che saprà valutare se siete candidati ideali all’implantologia o, in alternativa, suggerire un altro metodo per consentirvi di riacquistare la funzione fonatoria e masticatoria, oltre che restituirvi il sorriso.

TECNICHE DI INSERIMENTO IMPLANTARE: A seconda dei casi gli impianti possono essere inseriti a cielo aperto , cioè effettuando un lembo gengivale oppure senza tagliare la gengiva mediante il cosiddetto inserimento transmucoso. Si possono effettuare inserzioni postestrattive (IMPLANTOLOGIA POSTESTRATTIVA)cioè immediatamente dopo aver estratto il dente, nella stessa seduta. E’ possibile inoltre effettuare l’inserzione implantare computer guidata ( IMPLANTOLOGIA COMPUTER GUIDATA), mediante l’utilizzo di un apposito software che traduce le informazioni in una mascherina chirurgica (la dima chirurgica) che guida il posizionamento dell'impianto dentale, tramite inserzione trans mucosa, nella posizione desiderata.

TECNICHE DI INCREMENTO OSSEO: Nei casi implantari complessi dove vi è carenza di osso (atrofia ossea) che non consenta la normale inserzione implantare vengono utilizzate tecniche come il GRANDE RIALZO del seno mascellare, il MINI RIALZO DEL SENO MASCELLARE, innesti di osso con prelievo intraorale o, tecniche di RIGENERAZIONE OSSEA guidata(GBR) con MEMBRANE e o griglie, o split crest, nei casi in cui sia necessario incrementare lo spessore dell’osso anziché l’altezza.

TECNICHE DI PROTESIZZAZIONE IMPLANTARE:Normalmente l’attesa varia dalle 12 alle 16 settimane, ma in alcuni casi, che devono essere ben selezionati, è possibile realizzare dei provvisori fissi collegati alle viti implantari immediatamente dopo l'intervento chirurgico.Il vantaggio dell'implantologia a CARICO IMMEDIATO è evidente: il paziente può tornare immediatamente ad una normale vita sociale di relazione.

La chirurgia orale, o chirurgia odontostomatologica, si occupa della estrazione di denti, radici o residui radicolari (ivi incluse le estrazioni o rimozioni di denti inclusi o semi-inclusi nell'osso e di denti sani in presenza di affollamento dentario), di asportazioni di apici dentali non trattabili nell’ambito della endodonzia, di enucleazioni e asportazioni di cisti, epulidi, lipomi e piccole neoformazioni del cavo orale. In altri termini, la chirurgia orale si occupa di una serie di interventi chirurgici finalizzati alla risoluzione di problematiche di ordine biologico e anatomico non altrimenti risolvibili.

La protesi dentale fissa è indicata in presenza di denti sani di supporto o di una struttura ossea mandibolare sufficientemente salda: infatti, per poter realizzare ponti e corone fisse è necessario potersi appoggiare a un certo numero di denti residui, stabili e non troppo distanti.

La protesi dentale mobile è indicata in assenza di elementi dentali residui saldi e stabili su cui posizionare gli impianti dentali.

Anche se avete la sensazione di masticare bene nonostante la mancanza di qualche dente, sostituire i denti persi è importante per evitare che gli altri denti si spostino provocando una malocclusione. Passare alla protesi dopo che i problemi si sono già instaurati diventa infatti molto più complicato e costoso.

Oggetto della parodontologia è la salute dei tessuti molli (gengiva, legamento parodontale e fibromucosa masticatoria periimplantare) e dei tessuti duri (cemento radicolare, osso alveolare e basale) che assicurano la stabilità del dente nell’arcata alveolare.

Non sottovalutate il sanguinamento gengivale: può essere dovuto ad una gengivite o può essere il primo segnale dell’insorgere della malattia parodontale cronica (piorrea). Consultate il nostro Studio Dentistico per un appuntamento e per valutare la problematica.

Una corretta igiene del parodonto (gengiva marginale + legamento dentale + osso alveolare) è fondamentale per la salute dei denti e della bocca in generale: non trascuratelo in quanto rappresenta le fondamenta del vostro dente.

Con la definizione di odontoiatria conservativa si fa riferimento alla branca dell'odontoiatria che si occupa di trattamento e ricostruzione degli elementi dentali danneggiati a causa della carie o in seguito a un trauma.

Quando è necessario rimpiazzare una notevole quantità di sostanza dentale, il dentista potrebbe decidere di eseguire un intarsio, ovvero una otturazione più complessa che viene realizzata presso il laboratorio odontotecnico in base all’impronta del dente; una volta verificata l’aderenza del manufatto, il dentista procederà con la cementazione (cementificazione), verificando la giusta occlusione dentale. L’intarsio, realizzato prevalentemente utilizzando materiali estetici come la ceramica, viene realizzato in sfumature di colore scelte in modo da uniformarsi ai denti circostanti.

Sottoponetevi a visite dentistiche preventive periodiche e a regolari sedute di igiene orale, entrambe con una cadenza almeno annuale: in questo modo potrete prevenire l’insorgere della carie o di problemi dentali più gravi, che potrebbero costringervi ad affrontare interventi più complessi e costosi.

La devitalizzazione segue diversi passaggi, tutti altrettanto importanti e propedeutici alla fase successiva. Innanzitutto viene aperta la cavità di accesso e la porzione di dente che copre la polpa viene rimossa con frese diamantate montate sulla turbina per poter visualizzare l’imbocco dei canali; in secondo luogo si effettua il sondaggio del canale radicolare: tramite appositi strumenti si percorrere tutta la lunghezza del canale; successivamente viene realizzata la sagomatura dei canali, a cui viene conferita una forma che consenta l’irrigazione con opportuni liquidi disinfettanti prima di sigillarli; in seguito viene effettuata la detersione vera e propria, fase in cui vengono utilizzati liquidi irriganti disinfettanti per rimuovere batteri e residui di polpa non più vitale e preparare i canali all’ultima fase, ovvero, la sigillatura: a questo punto le cavità aperte nelle radici dei denti vengono sigillate, per evitare la proliferazione batterica, che condurrebbe alla produzione di tossine.

In seguito a trattamenti e ritrattamenti endodontici è consigliabile eseguire dei controlli radiografici locali cadenzati a 3, 6, 12, 24 mesi, secondo le indicazioni del dentista.